Parlaci un pò di te…cosa hai studiato, quali corsi hai seguito relativi al mondo della creazione di gioielli e bigiotteria

Mi chiamo Marika in arte Akiram e vengo da Gravina in Puglia, un paese del sud Italia situato nell’Alta Murgia. Il mio approccio al mondo dell’oreficeria è avvenuto un po’ per caso, durante gli anni universitari e di lì è stato amore a prima vista. La formazione è avvenuta direttamente in laboratorio, dove l’osservazione mi ha portato a curiosare e sperimentare negli anni fino a che mi sono completamente riconosciuta nella figura di artigiana dando il via alla storia d’amore più bella della mia vita.
Parlaci dal tuo lavoro – quali sono i materiali e le tecniche preferiti
Sin da subito mi sono cimentata con l’argento e negli anni ho potuto sperimentare vari materiali. Ad oggi i miei gioielli sono appunto realizzati principalmente in argento 925 o in ottone ma ciò non mi impedisce di curiosare e di giostrarmi tra diversi metalli.
Come descriveresti il tuo stile creativo?
La mia principale fonte di ispirazione sono le mie emozioni: attraverso la creatività riesco a far uscire fuori le cose non dette, le cose rimaste a lungo dentro di me e mentre creo tutto ciò prende una forma concreta e tangibile, infatti uno dei miei gioielli preferiti si chiama “VOCE”: si tratta di un paio di orecchini in ottone che rappresentano un contenitore, con tanto di coperchio e infatti si possono chiudere, quando non sono indossati, appunto come se fosse una scatola. Al suo interno ci ho messo tutte le mie debolezze, le questioni di cui volevo sbarazzarmi e scappare, il momento di confusione che stavo vivendo: in pratica ho saldato all’interno di questa scatola tanti piccoli pezzettini di scarto rendendo prezioso ciò che vogliamo “buttare”. Infatti la scelta di lasciare aperta poi questa scatola è data appunto dal fatto che tutto il dolore che sentiamo non dobbiamo buttarlo o correre ma affrontarlo, mostrarlo con fierezza, come se fosse un bene prezioso che ci renderà più forti.
Potresti descriverci una tua preferita creazione di cui sei particolarmente fiero?
Sono fiera di tutte le mie creazioni che vengono dallo stomaco perché fanno parte di me, della mia persona e della mia storia.
Qual è lo strumento del tuo laboratorio di cui non puoi fare a meno?
Passo molto tempo in laboratorio, è molto piccolo ma ho tutto ciò che per ora mi serve e sicuramente non potrei mai fare a meno della mia saldatrice e del mio archetto, amici fidati sin dall’inizio.
Secondo te quali sono i prossimi trend creazioni di gioielleria e bigiotteria ?
Non seguo molto i trend ma ho una passione sfrenata per la gioielleria etrusca e gioielleria contemporanea. Sembrano due cose così lontane ma in realtà nella gioielleria contemporanea c’è tanto del mondo antico, non solo come estetica ma anche come metodo di lavorazione. Un po’ come un ritorno alle origini.
Qual ‘è la lezione più preziosa che hai imparato durante la tue esperienza nell’industria della gioielleria.
Oggi, a distanza di quasi dieci anni, sto frequentando il mio primo corso basato sul design del gioiello a Milano e a settembre mi aspetta una bella avventura creativa in quel di Bologna.
Sono contenta di aver preso questa scelta, questa strada che, anche se tortuosa e lunga, riserva sempre delle belle sorprese. Ho imparato che la pazienza è davvero la virtù dei forti.
Qual’é il tuo consiglio per chi volesse cimentarsi nella creazione e nel disegno dei gioielli ?
Il mio consiglio ogni volta che create è di guardarvi dentro. Farsi un viaggio introspettivo può aprire mondi che nemmeno noi sapevamo di avere!