
Congratulazioni alla vincitrice della competizione mensile “Il gioiello del mese-Marzo 2021″, Amarilli Cannata con l’anello “Barriera Corallina”
Parlaci un po’ di te…cosa hai studiato, quali corsi hai seguito relativi al mondo della creazione di gioielli e bigiotteria.
Io sono laureata in fisica, ho pertanto una formazione che poco ha a che vedere con la gioielleria e la bigiotteria. Tuttavia, fin da giovanissima, ho avuto la tendenza a creare con le mani, dalle attività che imparavo dalla mamma, come cucito, ricamo, maglia, uncinetto, alle attività artistiche di modellazione con qualsiasi materiale, di pittura con le tecniche più disparate e su qualsiasi supporto (olio e acrilico su tela, pittura su vetro, su tessuto, su seta, ecc.) fino ad arrivare a qualche progetto di costruzione con legno e modellismo (guidata da mio padre). In particolare, poi, la mia passione era quella di creare collane e orecchini con qualunque materiale mi capitasse tra le mani. Nel corso della mia vita ho davvero provato di tutto nel campo della creatività manuale, ma sempre a livello hobbistico. Non ho mai pensato di farne una professione, pur continuando ad essere curiosa e desiderosa di sperimentare nuovi materiali, imparare nuove tecniche, ideare nuovi progetti.
Di solito seguo pochissimi corsi, poiché fantasia ed intuito non mi mancano e mi piace provare da sola le possibilità che una tecnica offre. Inoltre, ormai c’è moltissimo materiale didattico sul web, il ché mi permette di farmi un’idea di una determinata tecnica prima di decidere se intraprenderne la sperimentazione personale.
La cera persa è stata un’eccezione: ne ero attratta, e capivo che stavolta fare l’autodidatta non mi avrebbe portato molto lontano, ma lavoro e famiglia non mi permettevano di seguire corsi impegnativi. Tre anni fa, raggiunta la meritata pensione, ho finalmente avuto il tempo di intraprendere questo percorso che mi ha dato una immensa soddisfazione.
Frequento da allora un corso di oreficeria a cera persa presso il laboratorio de “La Civetta Vanitosa”, a Roma. Qui ogni allievo viene seguito personalmente, assecondando le sue tendenze e le sue aspettative e aiutandolo ad esprimersi secondo le sue potenzialità. Una vera “bottega d’arte”, come mi piace definirla!
Parlaci dal tuo lavoro – quali sono i materiali e le tecniche preferiti
Nel campo della bigiotteria, mi sono da anni specializzata nella tecnica Soutaches: sono affascinata dai colori e dalle infinite possibilità di combinazioni dei diversi elementi, ma soprattutto dal fatto che vedo crescere un lavoro sotto le mie mani partendo praticamente dal nulla.
L’oreficeria a cera persa è tuttavia diventata ormai la mia tecnica preferita, soppiantando, anche se non completamente, tutte le altre attività creative. Ho sperimentato per un po’ anche la lavorazione della silver clay, ma l’ho poi messa da parte, trovando più piacere nel lavorare la cera. Trovo che le potenzialità della cera siano davvero infinite, e molte devo ancora scoprirle!
Come descriveresti il tuo stile creativo?
Quando creo sono spontanea ed istintiva. Di solito faccio un progetto di massima, ma strada facendo non sempre lo rispetto, preferendo farmi portare dall’ispirazione del momento. Tuttavia, la mia formazione scientifica emerge quando, durante la realizzazione di un lavoro, ricerco in modo puntiglioso la perfezione delle forme e la precisione della realizzazione. Sono molto esigente con me stessa.
Qual è la tua fonte d’ispirazione per le tue creazioni?
Decisamente la natura. Mi piace riprodurre foglie, rami e fiori, animali, stilizzati e non, ma anche forme astratte ispirate a quelle di elementi naturali.
Potresti descriverci una tua preferita creazione di cui sei particolarmente fiera?
Forse proprio quella con cui ho partecipato al concorso, la mia “Barriera corallina”. Mi piace particolarmente perché dà l’idea di movimento: l’appoggio non convenzionale della pietra in obliquo mi fa pensare che si sia incastrata nel rametto di corallo mentre volteggiava nell’acqua…
Qual è lo strumento del tuo laboratorio di cui non puoi fare a meno?
Non uno, ma il set di piccoli strumenti per la lavorazione della cera (punte, coltellini, spatoline) che mi hanno insegnato a costruire durante le prime lezioni, realizzati a costo quasi zero con materiali che si hanno in casa. Pur essendomi dotata nel tempo di strumenti più professionali, quelli sono decisamente gli strumenti del cuore.
Secondo te quali sono i prossimi trend creazioni di gioielleria e bigiotteria?
Non saprei. Creo per la gioia di creare, quindi lavoro principalmente per me stessa e non mi pongo il problema. Perseguo soprattutto l’originalità, senza tempo e fuori da ogni moda.
Qual è la lezione più preziosa che hai imparato durante la tua esperienza nell’industria della gioielleria
L’umiltà di riconoscere che c’è sempre qualcosa da imparare, anche da chi ha meno esperienza di me.
Qual è il tuo consiglio per chi volesse cimentarsi nella creazione e nel disegno dei gioielli?
Consiglio senza dubbio di buttarsi, di provare, almeno per conoscere le proprie potenzialità. Meglio in una scuola, o comunque sotto la guida di un maestro che possa trasmettere la passione per quest’arte, oltre che le necessarie nozioni tecniche.
Infine concludiamo con una nota di colore con una serie di domande
Potresti indicare il tuo preferito :
- Colore: viola
- Drink: birra
- Luogo: Highlands Scozzesi
- Animale: Ghepardo
- Pietre Preziosa: Ametista
- Cibo: Gelato
- Sport: Sci
- Cittá: la mia, Roma
Facebook: https://www.facebook.com/amarillis.colorful.wonders
E voi cosa aspettate partecipate alla nostra competizione il gioiello del mese, il prossimo vincitore o vincitrice potrebbe essere uno di voi.